Sono ormai anni che si parla del problema dei bambini dimenticati in auto. Situazioni nelle quali il genitore alla guida, per un motivo o per un altro, scende dall’auto scordandosi del proprio figlio che doveva magari accompagnare a scuola prima di andare al lavoro.
Purtroppo molte volte, il risultato di questa disattenzione ha portato alla perdita del piccolo, chiuso in macchina in un ambiente soffocante e senza la possibilità di chiedere aiuto.
Per questo motivo, da mesi si parla della possibile entrata in vigore della legge che obbliga l’utilizzo di seggiolini anti abbandono o salva bebè.
Seggiolini auto salva bimbo: cosa sono e come funzionano
Questi non sono altro che dei normali seggiolini auto “smartizzati”, in grado di salvare la vita ai bambini nel caso in cui vengano dimenticati in auto.
Sono in effetti un vero dispositivo tecnologico, grazie al quale si possono evitare morti dovute a disattenzioni come quelle sopra citate.
Collegando il proprio smartphone via Bluetooth al seggiolino, tramite una applicazione sarà possibile ricevere degli allarmi in caso di abbandono. Questa operazione di collegamento tra seggiolino e app sullo smartphone andrà svolta manualmente solo la prima volta, mentre successivamente il telefono si collegherà al seggiolino automaticamente.
Attraverso dei sensori che rilevano il peso sul seggiolino, e di conseguenza la presenza di un bimbo o di una bimba, e la lontananza dello smartphone del genitore, si riceverà un primo avviso nel momento in cui il cellulare si sarà allontanato di qualche metro dalla macchina.
Se l’allarme non rientra, scatterà una seconda operazione, ovvero la chiamata ad alcuni numeri di emergenza, impostati nel momento in cui è stata installata l’app, con tanto di geo localizzazione per informare chi verrà chiamato sulla posizione della vettura.
Sono obbligatori? Fino a che età?
Dopo alcuni mesi di consultazioni e sperimentazioni, il 6 agosto 2018 la Camera ha approvato l’obbligo dei dispositivi anti abbandono su autovetture ed autocarri (fatta eccezione per autobus) con a bordo bambini di età fino ai 4 anni.
La legge che entrerà in vigore nel 2019, sarà poi precisata e dettagliata con un decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel quale verranno elencate le caratteristiche del dispositivo che sarà obbligatorio.
Multe e sanzioni
Sono già note le sanzioni per chi sarà colto alla guida con a bordo un passeggero fino ai 4 anni, senza questo dispositivo installato: multa da 81 euro con 5 punti che verranno decurtati dalla patente dell’autista dell’autovettura.
In caso di recidiva nell’arco di due anni, è prevista la sospensione della patente da un minimo di 15 giorni fino a un massimo di 2 mesi.
Queste sanzioni, sono le stesse che vengono applicate quando non si indossa la cintura o quando si trasporta un bambino senza seggiolino.
Prezzi, costi, incentivi
Al momento il problema legato all’obbligo dei seggiolini con dispositivi anti abbandono è dato anche dall’elevato costo di questo dispositivo, il cui prezzo varia tra i 150 ed i 300 euro.
Bisogna poi considerare che bisogna possedere anche uno smartphone, cosa scontata per le nuove generazioni, ma forse un po’ meno per persone più anziane che si trovano ad accompagnare i propri nipotini e dovranno scontrarsi con una nuova realtà.
Proprio per questo motivo si sta ragionando a degli incentivi da mettere a disposizione, per evitare che molte famiglie debbano dotarsi di dispositivi si a norma di legge, ma di scarsa qualità. Per queste agevolazioni, bisognerà attendere la nuova legge di bilancio, con il progetto di creare un fondo ad hoc per i dispositivi anti abbandono, con l’intenzione di mettere a disposizione degli italiani un risparmio fino a 200€ sull’acquisto di questi dispositivi.